Mere color, unspoiled by meaning, and unallied with the definite form, can speak to the soul in a thousand different ways
Oscar Wilde (1854-1900)

giovedì 15 dicembre 2016

Step 25 - The end

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro.      - José Saramago

Finisce qui il nostro viaggio alla scoperta del rosso mattone. E' stato non solo un viaggio fisico attraverso i luoghi di questo mondo, ma anche un viaggio nel tempo, attraverso i popoli e le civiltà. Un viaggio multidimensionale, quindi a spasso per il tempo (sia inteso come storia, che inteso come tempo fisico, intercorso tra il nostro primo post e l'ultimo) e lo spazio. Un viaggio anche con alcune "deviazioni" di itinerario, proprio perché un viaggio non può e non deve essere mai banale, ma sempre imprevedibile: come J. Kerouac nella sua opera On the road insegna.
Cronologicamente il nostro viaggio è iniziato circa due mesi fa, con lo step 1, nel quale abbiamo delineto quello che sarebbe stato il viaggio, mentre nello step 3 siamo andati a vedere il rosso mattone nei vari cataloghi. La fase preparatoria, quella in cui si va a studiare l'itinerario da fare e da seguire, è anche quella di fare un ABCdario (step 9), per individuare le parole che sono state il nostro filo conduttore. Nel secondo step abbiamo visto come il colore si chiamasse nelle varie lingue del mondo: così come i viaggiatori si informano sulla lingua, imparando qualche espressione tipica prima di andare a visitare il posto. Viaggio che si è evoluto, andando a toccare i vari ambiti in cui il rosso mattone si manifesta e si è manifestato. Come per esempio quando siamo andati a vedere dove il rosso mattone fosse presente nella mitologia (step 4) o nella saggezza popolare (step 8) o nell'arte rupestre (approfondimento). Abbiamo anche visto i protagonisti legati al rosso mattone nella storia (step 21). Anche se "la Storia appartiene a tutti, la Storia siamo tutti noi", come canta Francesco De Gregori. Siamo andati anche a considerare la presenza del rosso mattone nelle varie arti, come ad esempio la pittura (step 18); il design (step 16), e nell'architettura (step 22) ma anche nel cinema (step 7), nella musica (step 5) e nei fumetti, che anche loro sono una forma di arte (step 13) e nella pubblicità, che oltre che essere una forma di comunicazione e marketing, sta diventando sempre di più una forma di arte (step 15). Una forma d'arte moderna, certo, ma sempre arte. Abbiamo anche fatto qualche deviazione su questo percorso, andando a vedere delle opere d'arte aggiuntive, come l'Opera per Torino di Kirkeby (approfondimento) o la fabbrica dei mattoni rossi dell'Olivetti di Ivrea (approfondimento). Siamo anche andati a vedere il logo che rappresenta il rosso mattone (step 10).
Arte che vuol dire bello, che sta anche alla base della moda (step 20) o anche del make-up, che trascende l'idea di bello diventando seduzione (approfondimento).
E' stato anche un viaggio nella cultura in generale, come quando siamo andati a considerare il rosso mattone nella scienza (step 6), nella chimica (step 14) e nella fisica (approfondimento) e nelle invenzioni, come nei brevetti (step 17 e approfondimento).
Il rosso mattone è anche un colore da mangiare e da bere. E' un po' come quando si va in un paese straniero, in cui non solo si va a vedere i monumenti, ma si assaporano anche le specialità e le prelibatezze della cucina di quel paese. Anche in questo caso, nel nostro viaggio siamo andati a vedere e ad "assaporare", anche se solo virtualmente, i cibi (step 12) e le bevande rosso mattone (approfondimento).
Per finire, siamo andati a fondo, nell'anima del rosso mattone: gli abbiamo fatto un'autopsia per andare a studiarne l'anatomia (step 19), abbiamo esplorato il suo lato selvaggio e primitivo (step 23) ed infine abbiamo costruito una nuvola (step 24) che ha individuato nella locomotiva l'oggetto simbolo del colore del mio blog: la locomotiva, che è stata simbolo di progresso e di modernità all'inizio dello scorso secolo e che è uno dei simboli per eccellenza del viaggio. Un treno che corre veloce tra boschi e valli, che attraversa e costeggia mari e fiumi e che va all'infinito, perché come abbiamo detto all'inizio, il viaggio non finisce mai.

mercoledì 14 dicembre 2016

Step 24 - Una nuvola rosso mattone

Per rappresentare la nuvola di parole che vedete ho scelto la forma di un vaso greco, conosciuto nella storia dell'arte per il suo colore rosso, dovuto alla terracotta che lo costituisce. Il vaso greco è una fonte storica: le immagini rosse su uno sfondo nero o nere su uno sfondo rosso, raffigurate su di esso, sono utilizzate da storici e filologi per studiare l'antica civiltà greca. Ecco che l'oggetto racconta una storia: un mito, una scena di guerra, un momento sportivo, la quotidianità. L'oggetto, il vaso di per sè, con la sua forma, i suoi colori, il suo materiale si inserisce in un determinato contesto storico, di cui diventa un rappresentante.



 L'oggetto del rosso mattone è la locomotiva. Così come il rosso mattone nasce da una fornace, la trazione delle prime locomotive nasceva da una fornace nella quale il carbone forniva la spinta necessaria per far muovere il treno. 
La locomotiva, inoltre, storicamente è associata al colore rosso mattone, anche grazie al celebre Pendolino

Pendolino delle linee portoghesi
Rosso è anche il celebre trenino rosso della Bernina
Trenino rosso della Bernina
Più recentemente anche due celebri locomotive che sono diventate comuni in Italia sono di colore rosso mattone: l'Automotrice a Grand Vitesse, prodotto da Alstom da Italo
Un'AGV di Italo
E l'ETR.500, più comunemente noto come Frecciarossa.
Il Frecciarossa nella Stazione di Napoli

Step 23 - Rosso mattone selvaggio

Il rosso mattone è un colore presente in varie bandiere del mondo. L'uso più antico di questo colore è sicuramente quello che viene fatto nella bandiera del Giappone.
La bandiera del Giappone
La bandiera giapponese è una bandiera bianca con dentro un cerchio di colore rosso mattone. Il cerchio rosso rappresenta il Sole, ossia la dea Amaterasu. Il rosso rappresenta il colore del Sole. Nella religione scintoista, Amaterasu è la dea del Sole e diretta discendente della Famiglia Imperiale Giapponese.
Derivata da questa bandiera è quella del Bangladesh, in cui il disco rosso, che simboleggia sempre il Sole, campeggia su uno sfondo verde, che rappresenta la terra del Bangladesh. Il rosso in questo caso, però, rappresenta il colore del sangue dei martiri della Rivoluzione del 1971.
La bandiera del Bangladesh
Il rosso (anche quando è in tonalità rosso mattone) nelle bandiere rappresenta spesso il colore del sangue dei martiri per la Patria o per la Rivoluzione.
E' per esempio il caso della bandiera delle associazioni pan-africane che si battevano per l'indipendenza delle nazioni africane.
La bandiera Pan-Africana
dove il nero rappresenta il colore della pelle degli abitanti dell'Africa, mentre il verde rappresenta la verde terra d'Africa.
Il sangue dei martiri per la Rivoluzione, invece ha dato il colore alle bandiere rivoluzionarie di tutto il mondo: le bandiere rosse, che hanno rappresentato i colori dei movimenti operai europei nel '900 e i colori dell'Unione Sovietica.
La bandiera dell'UNIONE SOVIETICA


martedì 13 dicembre 2016

Step 22 - Rosso Mattone nell'Architettura

Il rosso mattone è uno dei colori più diffusi non solo nell'architettura moderna e contemporanea, ma anche in quella più antica. Nei paesi anglosassoni, in particolare, il rosso mattone è uno dei colori dominanti passeggiando per le strade della città, come ad esempio George Street e Argyle Street a Glasgow (sotto foto).
George Street- Glasgow-Scozia

Argyle Street- Glasgow-Scozia
Un'opera rilevante che è di color rosso mattone è il Kelvingrove Museum di Glasgow. Immerso nello splendido omonimo parco, sulle rive del fiume Kelvin, l'edificio fu costruito nel 1888, in occasione dell'esposizione internazionale che si tenne a Glasgow proprio in quell'anno. Fu progettato da Sir John William Simpson ed E.J. Milner Allen, due degli architetti più celebri durante il periodo a cavallo tra '800 e '900.
Kelvingrove Museum-Glasgow-Scozia
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, il Kelvingrove Museum non è in mattoni. Costruito in stile barocco spagnolo, la struttura è fatta di pietre rosse di Locharbriggs, un paese in Scozia, nella regione di Dumfries, dalla quale provengono le pietre che regalano il colore distintivo rosso mattone alle città di Glasgow ed Edimburgo e risalgono al periodo del Permiano, ossia 250 milioni di anni fa.
Nella storia dell'architettura il rosso mattone ha attraversato tutte le epoche. Degno di nota era l'utilizzo dei mattoni in architettura dai Romani. L'uso dei mattoni nell'antica Roma si diffuse dal I secolo a.C, tramite i Greci, che a loro volta appresero le tecniche di cottura del mattone dagli antichi popoli mesopotamici. Nel De Architectura di Vitruvio, in particolare nel capitolo 2.8, si descrive l'opus latericium, ossia una muratura realizzata con dei mattoni cotti al Sole, di dimensioni circa 45 cm x 30 cm, che venivano sovrapposti alternando i giunti. Secondo Vitruvio i mattoni dovrebbero essere fatti in primavera o autunno in modo che si asciugassero con la giusta velocità. Un esempio di questa tecnica architettonica è la Domus Augustana, ossia l'abitazione dell'Imperatore Domiziano sul Colle Palatino.
Domus Augustana- Roma
I mattoni cotti al Sole davano all'opera il caratteristico color rosso mattone. Un altro esempio di questa tecnologia architettura può essere ammirata a Torino: è la Porta Palatina, edificata in età Augustea, edificata sulla strada che conduceva a Pavia e Milano.
Porte Palatine-Torino

 In uno step precedente abbiamo anche parlato della fabbrica rosso mattone dell'Olivetti a Ivrea .

giovedì 8 dicembre 2016

Approfondimento - Opera per Torino

Opera per Torino è un monumento tutto rosso mattone realizzato dal regista e scultore danese Per Kirkeby. La scultura in mattoni a Torino è la "gemella" di quella a Francoforte sul Meno, davanti alla Biblioteca Nazionale.
Opera per Torino, 2005, Torino
L'opera d'arte è stata realizzata nel 2005 nell'ambito del progetto Artecittà: 11 artisti per il Passante Ferroviario, nel quadro di riqualificazione urbana della Spina Centrale.
L'opera si trova nel Giardino intitolato al "cacciatore di nazisti" Simon Wiesenthal, al centro di Largo Orbassano.

martedì 6 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti del Rosso Mattone

Il colore Rosso è in genere sempre associato a potere e determinazione e il Rosso Mattone, sua sfumatura, non può fare eccezione. In questo post vorrei presentarvi due personaggi storici del passato e del presente che io in qualche modo associo al colore rosso mattone.

Il primo del presente è la massima autorità spirituale per i buddhisti, ossia l'attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso

Tenzin Gyatso Dalai Lama in carica dal 1950

Premio Nobel per la Pace nel 1989, per la sua lotta per la liberazione non-violenta del Tibet, il Dalai Lama è infatti un profondo assertore della nonviolenza e del rispetto per tutti gli animali. Il vero nome di Tenzin Gyatso è Lhamo Dondrub, nato da una famiglia povera di Takster nel 1935, al confine tra Tibet e Cina. Il Dalai Lama è la più alta carica teocratica del Tibet. Alla morte di un Dalai Lama, secondo il buddhismo, la sua anima si reincarna in un bambino e i monaci e dignitari del Tibet vanno alla ricerca della sua reincarnazione.
Salito alla carica del Tibet nel 1939, a 4 anni, Tenzin Gyatso affrontò ad appena 11 anni l'invasione della Cina e successivamente l'esilio nel 1959 in India, accolto da Nehru. Grande ammiratore di Gandhi, condusse la lotta di liberazione del suo paese in maniera pacifica e nonviolenta. Sulla sua vita e sulle sue lotte e avventure sono stati fatti due film: Kundun del 1997 di Martin Scorsese e Sette anni in Tibet del 1998 di Jean-Jacques Annaud.
Il rosso mattone è presente nella tunica con cui il Dalai Lama si mostra in pubblico.

Il secondo del passato è Francesco Foscari, il 65° doge nella storia della Serenissima. La Repubblica di Venezia, infatti, aveva una bandiera rosso scuro sulla quale campeggiava un maestoso leone alato, simbolo dell'evangelista San Marco, il patrono e protettore di Venezia: secondo la tradizione infatti, un angelo sotto forma di leone alato avrebbe detto a San Marco, naufrago nella Laguna di Venezia "Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum.", preannunciandogli il culto e la venerazione di San Marco dei cittadini di Venezia.

Francesco Foscari (1373-1457) doge  dal 1423 al 1457
Francesco Foscari è stato il Doge più longevo di Venezia: rimase in fatti in carica per 34 lunghi anni. Sotto il suo dominio Venezia raggiunse la sua massima potenza sui mari e sulla terraferma: il territorio della Repubblica alla sua morte si estendeva dal Veneto al Friuli alla Dalmazia. La sua casa è attualmente la sede dell'Università di Venezia Ca' Foscari.

sabato 3 dicembre 2016

Approfondimento - Rosso mattone (e simili) nello sport

Il colore rosso mattone è presente in vari sport, di seguito alcuni esempi:


Nel CALCIO, vari stadi in Gran Bretagna sono di colore rosso mattone.
Stadio Ibrox (Glasgow, 1899)

L'Ibrox è lo stadio del Rangers Glasgow, una tra le compagini più vincenti nella storia del calcio, con ben 54 scudetti e 1 coppa delle coppe. Fu costruito nel 1899 e successivamente ristrutturato nel 1929, nel 1978 e nel 1990.
Villa Park (Birmingham, 1897)
Il Villa Park è lo stadio dell'Aston Villa, storica società di Birmingham, che ha vinto 7 scudetti nel campionato inglese, una coppa dei campioni, 1 supercoppa UEFA e 2 intertoto. L'Aston Villa ha anche una maglietta con un colore molto simile al rosso mattone.
Anfield (Liverpool, 1884)
L'Anfield è lo stadio del Liverpool, una delle squadre più titolate del mondo. Nella foto sopra il nuovo ingresso, dopo la ristrutturazione finita nel 2016.
Anche in Italia ci sono degli stadi di calcio in mattoni o con delle costruzioni color rosso mattone. E' il caso dello Stadio Dall'Ara di Bologna, dove la Torre di Maratona è di color rosso mattone.
La Torre di Maratona del Dall'Ara è stata completata il 28 ottobre 1929. Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio ed una imponente bandiera della Regia Marina dalla superficie di 100 m², mentre nella nicchia dell'arco monumentale rivolta verso l'interno dello stadio trovò sede la statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi.
Alcune squadre di calcio hanno delle magliette con colori simili al rosso mattone come tonalità. E' il caso del Torino la cui maglietta è granata, che fu scelto probabilmente in onore della Brigata Savoia, che liberarono Torino nel '700 e che portavano al collo un fazzoletto color sangue.
Granata era anche il colore della prima squadra di calcio della storia, lo Sheffield FC
Della Salernitana

E anche degli Hearts of Midlothian, una squadra scozzese di Edimburgo, che prende il nome dalla celebre novella di Walter Scott e che perse tra il 1914 e il 1918 ben 7 giocatori nella Prima Guerra Mondiale.



Un altro colore simile al rosso mattone diffuso nel calcio è l'amaranto, che è il colore sociale del Livorno
 della Reggina

Nel CICLISMO, una maglia rosso scuro è la maglia del leader della classifica generale nella Vuelta di Spagna
Nel TENNIS, alcuni campi sono in terra battuta, come il celebre Roland Garros che presenta un colore molto simile al rosso mattone
come anche le piste di ATLETICA LEGGERA (sotto la pista di Skyttis IP in Örnsköldsvik)
La palla di basket è di un colore molto simile al rosso mattone
Nelle corse automobilistiche, il rosso corsa era il colore scelto nel 1920 dalle case automobilistiche italiane per le corse. In particolare, l'Alfa Romeo, scelse un rosso più scuro rispetto alle altre, divenuto noto come Rosso Alfa (in figura l'Alfa 177, che esordì nel campionato mondiale del 1979)
Mentre il Rosso Ferrari divenne particolarmente famoso anche grazie ai successi della casa automobilistica di Maranello.